Prestazioni
Parodontologia
Che cos'è la parodontologia
La parodontologia si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che colpiscono il paradonto o paradenzio (come suggerisce il nome stesso - tutti i tessuti che circondano i denti, mantenendoli al loro posto e proteggendole l'integrità). Tanto i tessuti molli, cioè le gengive, quanto quelli duri, ossia l'osso o addirittura i denti, sono soggetti quotidianamente a molteplici fattori nocivi (cibo troppo caldo o troppo freddo, alimenti duri, masticati in fretta, carenze igieniche, uso eccessivo e senza interruzioni, ecc.) Questi fattori nocivi possono compromettere il parodonto nella protezione dei denti, creando di conseguenza un malfunzionamento della cavità orale in generale. Proprio per questo specifico fattore intervengono un certo numero di servizi dentistici volti a ripristinare il normale stato della cavità orale e del periodonto in particolare.
La maggior parte delle malattie parodontali sono di origine batterica e per inquadrarle meglio possono essere così classificate:
- gengiviti
- parodontiti
- parodontosi
- parodontomi
- sintomi e patologie che si riflettono sui tessuti parodontali.
Le gengivite sono abbastanza comuni, si tratta di infiammazioni della gengiva senza che sia danneggiata la giunzione dento-gengivale; possono coinvolgere l'intera gengiva oppure solo parte di essa. La gengivite può essere di diversi tipi (fibbie, ulcero-necrotica, ipertrofico o atrofico). Se la gengivite include altre regioni della cavità orale può degenerare in gengivomastite (che colpisce le labbra o le guance) o in papillite (quando a soffrirne sono le papille interdentali). Approssimativamente l'80% della popolazione adulta è affetta da gengivite cronica; di conseguenza la maggior parte dei pazienti che si reca presso la clinica Imperial Dent per vari servizi stomatologici con un altro problema presenta comunque sintomi di questa condizione. L'insorgere della gengivite è causato da una serie di fattori.
Fattori locali:
- insufficiente igiene del cavo orale (presenza di placca batterica);
- presenza di placca dentale;
- otturazione difettosa (nell'area della papilla interdentale);
- impianti protettivi non adeguati;
- errata applicazione di apparecchi ortodontici;
- ferule metalliche in caso di fratture delle ossa mascellari (denti);
- intasamento dei denti, fissazione bassa (o troppo alta) delle labbra;
- abitudini errate (tenere e mordere la penna);
- fattori professionali dannosi (impieghi nell'attività di estrazione dei metalli o del carbone, imprese chimiche, impiego in panifici);
- prodotti chimici di diverse composizioni(benzina, sali di metalli pesanti...);
- prodotti chimici iatrogeni (pasta di arsenico - necrosi delle papille interdentale).
Fattori generali:
- patologie ematiche (uno dei primi sintomi della leucosi);
- patologie del sistema cardiovascolare;
- disturbi del sistema gastro-intestinale (ulcere, gastrite, colite);
- malattie del sistema endocrino (diabete);
- disturbi ormonali (gengivite giovanile);
- intossicazione da farmaci (fenitoina ad esempio nel trattamento dell'epilessia);
- avvelenamento da metalli pesanti (mercurio, piombo, bismuto, ecc.);
- irradiazione di raggi X;
- malattie infettive;
- abuso di fumo, alcol o tossicodipendenze.
Fondamentalmente la gengivite è un cambiamento nel colore, nella consistenza e nel contorno del tessuto gengivale, che può essere parziale oppure sull'intera circonferenza del dente, ed è a volte accompagnato da sensazioni pungenti o addirittura da dolori. Questi ultimi appaiono isolati o si intensificano durante l'assunzione di cibo (caldo, acido, salato) e anche durante i pasti o mentre i denti vengono spazzolati. In breve, i pazienti percepiscono bruciore o dolore, e notano piccole emorragie e arrossamenti delle gengive.
La vera causa della gengivite sono i batteri, che vanno gradualmente a formare nel tempo la placca dentale. Tutti i fattori sopra menzionati possono favorire l'insorgere di tale patologia, ma il problema resta la scarsa igiene. Anche se la maggior parte delle persone ritiene sufficiente spazzolare e lavare i denti due volte al giorno, un'igiene adeguata spesso richiede altre misure aggiuntive. Pertanto il collutorio e il filo interdentale non sono un lusso, ma una reale necessità. Se ci si limita a spazzolare i denti, solo le grandi particelle di cibo vengono rimosse, e inoltre molte persone non dedicano il tempo necessario tempo a questo processo. Il collutorio contribuisce ad eliminare i batteri nella cavità orale e il filo interdentale a rimuovere le particelle che rimangono negli spazi tra i denti.
La gengivite può essere curata (nelle prime fasi), ma soprattutto prevenuta da una rigida igiene dentale. Il trattamento della gengivite consiste principalmente nel rimuovere la placca batterica e / o il tartaro, usando soluzioni antisettiche e correggendo le abitudini igieniche. Nel tempo, la placca batterica matura, assorbendo ioni di calcio e fosfato, trasformandosi in tartaro, e rendendo progressivamente più difficile la rimozione dal dente. Tuttavia, se la placca batterica viene rimossa giornalmente, il dente può essere mantenuto pulito. Ci sono anche servizi stomatologici che aiutano a rimuovere periodicamente il tartaro, riducendo così la possibile fonte di infezione.
Qualsiasi situazione che impedisca al paziente di rimuovere la placca deve essere evitata o risolta. Questo permette di mantenere un regolare contorno delle corone e delle radici dentali, evitando ponti dentali che non possono essere puliti e rimuovendo le aree dentali che compromettono l'efficacia delle tecniche di pulizia.
Se il trattamento della gengivite non viene eseguito correttamente, essa può pericolosamente evolvere in una parodontite cronica profonda, con perdita finale dei denti e scomparsa del parodonto marginale.
La parodontite marginale consiste in un processo infiammatorio con danni al legamento e al tessuto osseo. Le malattie del parodonto sono note da molto tempo - sin dall'antichità, ma con lo sviluppo della civiltà, la diffusione di questa malattia aumenta improvvisamente e ad oggi raggiunge circa il 95-98% nella popolazione adulta. Questa cifra è allarmante se si prendono in considerazione le possibili conseguenze negative in caso di differimento prolungato del trattamento, mancanza di esso o trattamento incompleto.
Attualmente si riscontra una progressiva diffusione di forme aggressive di parodontite marginale - non solo con una vasta gamma di sintomi ma anche con una rapida evoluzione verso la distruzione del parodonto. Successivamente, a risultare compromessa o danneggiata non è più solamente la cavità orale: la presenza dell'epidemia può favorire lo sviluppo di effetti indesiderati più gravi, come le complicazioni cardiache e respiratorie. Questa è una ragione in più per affidarsi il prima possibile ai servizi stomatologici come quelli di Imperial Dent. Lo sforzo iniziale per risolvere i problemi di ordine locale è insignificante, rispetto a quello necessario per risolverne gli effetti negativi.
L'analisi epidemiologica effettuata in tre gruppi di età (28-30, 30-44 e oltre 60 anni) ha evidenziato che solo il 4-5% dei giovani di età compresa tra 29 e 44 anni presenta un periodonto sano e mantiene un'adeguata igiene orale. Tuttavia molte persone sono convinte che la loro igiene orale sia abbastanza buona - un paradosso che aggrava la situazione. È molto meglio essere consapevoli della situazione reale e dei pericoli esistenti, piuttosto che tacere e ignorare i segnali incipienti di un problema.
In generale, la periodontite marginale è caratterizzata dalla presenza di tre segni specifici:
- infiammazione (una continuazione della gengiva, dipende dallo stadio evolutivo, dalla morfologia del parodonto, dallo spessore e dalla qualità del tessuto gengivale);
- alveolisi (distruzione dell'osso alveolare dovuta all'azione di vari enzimi batterici e lisosomiali, essendo questi tra i sintomi più caratteristici della malattia parodontale);
- presenza di tasche parodontali (approfondimento patologico del fossato gengivale-dentale attraverso migrazione dell'epitelio di giunzione in direzione apicale).
Il paziente può determinare anche da solo l'infiammazione e percepire quindi l'alveolizzazione e l'aspetto delle tasche parodontali, tuttavia visitare il dentista fin dai primi punti interrogativi è l'unico modo per determinare la malattia in una fase iniziale e trattarla in modo efficace (e con minore spesa). La gamma dei servizi stomatologici copre qualsiasi stadio a livello di danni parodontali, ma è ovvio il vantaggio di un trattamento rapido e di qualità soprattutto dall'inizio
Parodontopatia avanzata - rappresenta la fase in cui la malattia ha continuato ad avanzare fino al momento in cui gran parte dell'osso e il legamento parodontale risultano distrutti. Al questo punto, oltre al trattamento terapeutico, possono essere necessari interventi chirurgici e stomatologici. Potrebbero essere necessario qualsiasi dei seguenti interventi:
- intervento con lembo o chirurgia per ridurre le borse;
- innesti (ossa o dei tessuti molli);
- rigenerazione guidata dei tessuti.
A proposito di questo quadro generale sulla parodontologia è bene ricordare questo: alla fine l' igiene orale quotidiana, multilaterale e di qualità, così come le visite periodiche dal dentista sono la chiave per una perfetta salute orale. Non solo i denti, ma anche i tessuti adiacenti, richiedono un' attenzione e una cura adeguata e costante . E all'insorgere di problemi, solo una pronto intervento può prevenire lo sviluppo vertiginoso della malattia. Una visita preventiva dal dentista può davvero ridurre il lavoro e il tempo d'intervento, evitando ulteriori spese in termini di denaro e anche di tensione nervosa.
Un bel sorriso è la garanzia di un atteggiamento positivo ed è lo specchio di una vita felice!